Il nostro piano per questo Ambiente di Studio

Come forse già sapete, l’ “Edumediateca degli Strumenti e delle Risorse per la Didattica dell’Arte Narrativa” è l’Ambiente virtuale attraverso il quale distribuiamo i progetti che ideiamo e realizziamo nella “Bottega NeverNeverLand”, dove anche in questo momento stiamo sviluppando nuovi “Titoli” che presto renderemo disponili (nei “Contenuti”) a tutti coloro hanno aderito alla nostra “Offerta per Educatori”. Parti dei nostri Titoli saranno sempre disponibili, nel Canale “La Scienza Segreta dell’Arte Narrativa” - o direttamente dalla Programmazione dell’Edumediateca - per tutti gli «Osservatori», cioè per coloro coloro che non sono ancora «iscritti» ma si avvicinano a questo Ambiente di Studio per scoprire come funzionano i nostri Sistemi di Studio rivolti agli Educatori e ai loro allievi, e quali vantaggi possono portare alla loro attività.

Per conoscere tutti i progetti che abbiamo in mente di realizzare per valorizzare gli archivi dei più grandi narratori per l’infanzia - trasformando i loro capolavori in strumenti per apprendere i principi universali della narrazione e della composizione poli-espressiva in essi racchiusi - non dovete far altro che visitare la nostra “Bottega Neverneverland”, dove troverete una presentazione della Bottega e di ogni progetto che abbiamo in cantiere per arricchire di nuovi titoli l’ “Edumediateca”.

Intanto, se volete sapere come è nato il Piano di lavoro che abbiamo elaborato nella “Bottega NeverNeverLand” per l’ “Edumediateca”, cogliamo l’occasione per dirvi che è nato con l’intento di colmare un vuoto educativo in quell’ambito dove le famiglie e i bravi insegnanti sono più in crisi, ma anche più disposti a fare la loro parte per cambiare la situazione di grave degrado culturale a cui sembrano condannate le nuove generazioni.

Noi vogliamo aiutarvi, fornendovi adeguati strumenti per riuscire a interessare i ragazzi non solo alla lettura, ma anche alla narrazione artistica in tutte le sue forme, e per far venir loro voglia di occuparsene sin da piccoli, imparando ad amare i testi classici - quei testi da portare con loro per tutta la vita - e magari anche a considerare l’eventualità, ormai divenuta sempre più remota, di diventare essi stessi autori di racconti in diverse forme espressive e mediali come quelli che il mondo dello spettacolo e dell’arte può offrire loro.

Nell’attuale diffuso disinteresse per l’arte, sostituito da un uso (o meglio abuso) strumentale dei racconti, come pretesti per discorsi pedagogici e ideologici, l’Edumediateca vuole offrire alle famiglie e agli insegnanti una soluzione per affrontare il degrado culturale a cui sono esposti i loro ragazzi, per educarli al bello, all’arte, intesa non come semplice fruizione di oggetti che la maggior parte degli utenti non è in grado né di capire né di fare, ma come studio analitico e progettuale, come apprendimento dei meccanismi scientifici per imparare a capirla, farla ed apprezzarla.

Chi ritiene che imparare «come» si studia e «come» si fa arte con la scienza possa rendere le persone migliori e di conseguenza più attente agli ideali universali della tradizione umanistica, allora può trovare nell’EduMediaTeca un’occasione imperdibile per aiutare i propri ragazzi a crescere. In questo Ambiente scoprirà strumenti preziosi per combattere indirettamente la battaglia contro l’abbrutimento culturale, non già dedicando l’insegnamento alle mostruosità del mondo contemporaneo (anche solo per criticarle) ma piuttosto concentrandolo su quella bellezza del mondo classico che impedirebbe - qualora fosse studiata e se ne apprendessero gli insegnamenti - il diffondersi della cultura del brutto e della brutalità, della spazzatura e della violenza, dalla quale, anche solo per irriderla, finiscono per esserne ossessionati persino coloro che potrebbero invece contribuire a soppiantarla con progetti più dignitosi, affascinanti e stimolanti.

Riprendere a studiare gli insegnamenti dei maestri della tradizione umanistica, racchiusi nelle loro opere, è diventato urgente e necessario, se si vuole provare a riportare il nostro Paese ai livelli raggiunti quando ancora produceva - oltre che tutelava - i «beni artistici» che gli hanno procurato la fama di cui ancora gode. Quei beni oggi sono per lo più abbandonati all’incuria proprio da coloro che, pur dovendosene occupare istituzionalmente, non sono più in grado né di apprezzarli né di contribuire ad arricchirli; gli stessi che tuttavia vantano grandi abilità nello sfruttarli per attirare turisti e farne sfondi pittoreschi per promuovere nuove mode e vendere spazzatura.

Noi riteniamo che occorra tornare a seminare, cioè a formare una nuova generazione di umanisti in grado di fare, studiare e insegnare a fare arte con la scienza. Ci appare invece inutile e illusorio - per non dire demagogico - investire risorse, in questo momento, nella vana ricerca di talenti, poiché, data l’imbarazzante assenza, da troppo tempo sono stati sostituiti da attori che impersonano in modo caricaturale lo stereotipo dell’artista senza possedere le qualità per esserlo davvero, cioè per realizzare opere immortali come quelle dei nostri avi. Da decenni sono morti gli ultimi umanisti senza che trasmettessero la loro eredità metodologica a una nuova generazione in grado di continuare il loro lavoro. Ora più che mai c’è bisogno di tornare ad ascoltare le loro voci e a studiare la loro opera, per capire e insegnare come realizzare capolavori immortali, come riconoscerli e come godere delle loro qualità.

L’Edumediateca è l’ambiente in cui ci impegniamo a offrire al mondo educational gli strumenti più adatti per far nascere interessi per l’arte narrativa nelle nuove generazioni. Insieme alla Scuola di Perfezionamento in Arte Narrativa - rivolta ai professionisti della narrazione e a coloro che vogliono diventarlo - e al Circolo dei Cercatori di Tesori dell’Arte Narrativa - rivolto a coloro che anche da adulti, pur senza praticare una carriera artistica, vogliono sia continuare a nutrirsi degli insegnamenti racchiusi nei capolavori della narrazione sia contribuire a riscoprirli - l’Edumediateca vuole essere il nostro contributo per formare gli umanisti del futuro.

Per queste ragioni il nostro Piano per lo sviluppo dei servizi educativi e formativi che intendiamo distribuire attraverso l’Edumediateca tiene in particolare considerazione gli utenti più a rischio: i non ancora educati e gli ineducati di ritorno. A tutti gli Educatori che vorranno accompagnarli durante la loro crescita, rivestendo i ruoli di cantastorie, insegnante, maestro, guida, intendiamo offrire gli strumenti più sofisticati che siamo riusciti a realizzare fino ad oggi. In questo modo, attraverso esperienze virtuose, potranno convincere i loro allievi a non accontentarsi di quella cultura di massa che, mentre riempie il tempo libero delle persone, le rende sempre più incapaci di riconoscere e amare l’arte, anche proponendo succedanei dell’arte che contribuiscono a corrompere anziché affinare il gusto.

Dunque, prendendo in considerazione quei classici della narrazione che fino al secolo scorso - anche grazie all’interesse dei media per le loro riscritture e messe in scena audiovisive - hanno continuato a diffondersi nel mondo prima che la lettura divenisse una pratica desueta, abbiamo elaborato un Piano di lavoro che, oltre ad aggiungere nuovi Titoli, espande anche alcuni a cui in passato non abbiamo potuto dare una degna e più ampia realizzazione.

Molti dei Titoli in programma sono stati oggetto di seminari, lezioni, corsi, studi, sussidi, da noi realizzati in precedenza collaborando con Istituzioni che ancora dedicavano parte del loro budget per formare il pubblico e gli autori, e che sembravano - allora - davvero interessate a fornire agli educatori strumenti adeguati per svolgere meglio il loro lavoro.

Ora potremo far tesoro di tutte quelle esperienze, e farle confluire nei «Sistemi di Studio Reticolare» e negli altri strumenti che nel frattempo abbiamo messo a punto per sfruttare al meglio le possibilità offerte dalle nuove tecnologie e dalla distribuzione online.

Partendo dai Titoli in programma speriamo di poter creare rapidamente degli esempi, dei prototipi che inducano molti altri autori, educatori e utenti ad unirsi a noi in questa impresa tanto difficile quanto, crediamo, necessaria.