Come è nato il progetto per questo Ambiente di Studio

Il progetto “Edumediateca” è nato negli anni della collaborazione tra l’Istituto MetaCultura e l’ “Ufficio Formazione, Ricerca e Progetti Speciali del Teatro La Fenice di Venezia”, quando, per formare docenti, studenti e pubblico di un'area molto vasta del Triveneto, contribuimmo a creare uno strumento istituzionale con cui offrire a tutti loro - allora necessariamente solo off line - un servizio composito, costituito da un’ampia BiblioAudioVideoTeca, Cicli di lezioni frontali, e Sussidi Ipermediali interattivi. La parte più innovativa del servizio era quella rappresentata dai «Sistemi Cognitivi Ipermediali» - detti anche “Tele Ipermediali” - e dai «Sentieri esplorativi multimediali» strumenti di studio estremamente ricchi di connessioni a risorse esterne visitabili offline (nei libri, nelle biblioteche, nei musei, nelle città d’arte, nei teatri, nelle cineteche). Ognuno di questi strumenti era messo a disposizione (su disco) di coloro che si iscrivevano gratuitamente all'Edumediateca. Allora i nostri interlocutori principali erano le scuole e le istituzioni che ne coordinavano le attività.

Già allora il servizio era inteso come un sistema di studio «centrifugo», che non conteneva cioè le innumerevoli risorse che invitava ad esplorare, tranne quelle che riguardavano direttamente l’oggetto artistico preso in esame (un capolavoro narrativo nelle sue versioni, riscritture e messe in scena, letterarie illustrate, teatrali, musicali) le quali che erano fornite come un pacchetto di «correlati» su disco - raccolti dal Teatro nostro partner - per favorire le prime esplorazioni a partire dal «Sistema Cognitivo» da noi elaborato.

Il nostro «Sistema Cognitivo», una sorta di «bussola» della conoscenza, includeva solo «criteri di correlazione» e «indirizzi fisici» di «risorse esterne» ad esso; ma rispetto a una semplice «antologia» di risorse e di saggi su di esse, esso offriva: una serie di percorsi didattici e lezioni analitiche - collegate tra loro e agli oggetti di studio esterni - che prendevano in esame non già direttamente i racconti ma la natura delle molteplici «correlazioni» implicite tra di essi; correlazioni che apparivano evidenti solo dopo aver analizzato come essi erano «composti».

Come indica il nome stesso del nostro Istituto - “Istituto «MetaCultura» - sin dagli inizi noi ci siamo sempre occupati di creare un particolare tipo di «metatesti»: non semplici studi (saggi) su un determinato oggetto di studio, ma «meta-iper-testi», cioè testi scientifici che prendono in esame non soltanto i testi artistici a cui son dedicati, ma le relazioni e i criteri di relazione tra i testi artistici stessi. Così nei nostri Sistemi «meta-iper-testuali» si possono scoprire i meccanismi con cui è composto un capolavoro artistico - uno ad esempio di quelli dedicati all’infanzia - e adottarli come «criteri di correlazione» per scoprire quali legami impliciti l’autore è riuscito a creare tra le parti del suo racconto e con altri racconti che ne costituisco potenziali presupposti, sviluppi e varianti implicite.

Il servizio Edumediateca si proponeva già allora come un antidoto all’avvelenamento della cultura di massa, che da diversi decenni aveva reso gli spettatori degli spettacoli teatrali incapaci di percepire le qualità di un capolavoro operistico e di valutare quelle delle sue messe in scena, non sempre rispettose e adeguate alla sua complessità. Con i nostri Sistemi volevamo fornire al pubblico, agli educatori, e a nuovi potenziali autori, gli strumenti necessari sia per studiare e insegnare le «soluzioni» narrative ed espressive elaborate dai più grandi  librettisti e compositori per le loro opere, sia per confrontare e giudicare - loro stessi e con i loro allievi - le «soluzioni» elaborate da nuovi registi per le messe in scena in cartellone, con quelle «storiche», cioè quelle raccolte dal Teatro stesso sotto forma di registrazioni video nell’archivio e nella mediateca dell’Ufficio Educational del Teatro, allora nostro partner.

L’Edumediateca si proponeva anche come «complemento» alla Scuola, come uno strumento rivolto alle famiglie che ci chiedevano come poter continuare il lavoro svolto a scuola degli insegnanti, come fornire ai propri figli occasioni e strumenti per aiutarli a sviluppare la propria intelligenza e applicarla allo studio e alla pratica dell’arte narrativa.

Inizialmente l’Edumediateca era nata per supportare - con lezioni, sussidi ipermediali, spettacoli -  quegli insegnanti che, trovando inadeguati o insufficienti gli strumenti messi a disposizione dalla formazione pedagogica e dalla dotazione scolastica - libri di testo e sussidi didattici - erano alla ricerca di nuove soluzioni per offrire ai propri allievi non solo occasioni di «partecipazione, socializzazione e inclusione», ma anche strumenti per accrescere le loro capacità intellettive, analitiche ed elaborative, e introdurli già da piccoli al metodo scientifico e alla narrazione artistica.

Con il tempo ci siamo resi conto che la Scuola dell’obbligo in quanto tale stava perdendo la sua funzione educativa, formativa e didattica, a favore di una funzione «partecipativa» che allora era circoscritta a quei movimenti pedagogici che propugnavano lo “spontaneismo”, un tipo di creatività selvaggia basata sullo stereotipo che in ognuno di noi ci sia un’artista e che occorra solo liberarlo, lasciarlo libero di esprimersi. Oggi questa idea sembra paradossalmente diventata più forte di allora (basti pensare ai «talent show»), rilanciata da slogan e precetti solo apparentemente democratici, che in nome della partecipazione, della socializzazione e dell’inclusione, sacrificano e umiliano la crescita intellettiva dei ragazzi stessi. La Scuola attuale assomiglia al mondo in cui viviamo, dove il comunicare ha preso il posto del fare, per cui al conseguimento dei titoli accademici non si accompagna più il conseguimento di adeguate competenze; e il diritto allo studio è diventato un diritto a ottenere titoli e certificazioni di competenze … che non si possiedono. Paradossalmente in un mondo in cui le parole si usano per dare valore a cose irrilevanti - come la parola “scienza”, che viene ormai applicata a tutto essendo ormai svuotata di senso - persino la parola “competenza” viene ormai associata a parole come affettività e socialità piuttosto che a intelligenza.

Per queste ragioni oggi ci rivolgiamo a quegli Educatori - per professione e non - che siano interessati non solo a «non lasciare indietro» nessuno, ma anche a «far avanzare» tutti coloro che abbiano voglia di studiare e che ricerchino stimoli per imparare, sin da piccoli, «come si può fare arte con la scienza» e «come si può usare la scienza per capire l’arte».

Per questa ragione la nuova Edumediateca Online è stata pensata anche per i genitori, i nonni, gli zii, oltre che per gli insegnanti che hanno a cuore l’educazione dei loro studenti proprio come quella dei loro figli e nipoti, e perciò non si accontentano di una Scuola che non insegna a sviluppare e applicare capacità elaborative.

Abbiamo creato l’Edumediateca in questa nuova versione online anche perché i potenziali interessati non confondano il nostro nuovo Ambiente Educativo, indipendente da qualunque istituzione, con le innumerevoli proposte di attività ludiche e creative che - dentro la Scuola e fuori dalla Scuola, ivi compresi quei Teatri che vantano un settore Educational a solo scopo promozionale - si propongono alle famiglie e ai ragazzi per «intrattenerli» con inadeguati succedanei artistici e illusorie introduzioni pedagogiche che allontanano dalla - anziché avvicinare alla - «complessità» della «narrazione artistica».

L’attività che proponiamo con l’Edumediateca offre piaceri inaspettati a chi la pratica, ma richiede studio e dedizione, necessari per poter acquisire gli strumenti più adatti per godere di tutta la ricchezza racchiusa nei tesori della nostra Civiltà; quei tesori di cui troverete molti esemplari nell’Edumediateca stessa, raccolti, restaurati, rieditati per voi, per insegnarvi ad indagarne i meccanismi e a scoprire sorprendenti correlazioni che vi porteranno ad esplorare un vasto mondo esterno, pieno di opere immortali che attendono solo di essere visitate e apprezzate come meritano.

Grazie al trasferimento online di tutta la nostra attività, ora possiamo offrire ad un maggior numero di utenti l’opportunità di utilizzare i nostri strumenti cognitivi - un tempo accessibili solo off line - e garantire, anche a chi non può frequentarci direttamente, una soluzione tecnologica adeguata per seguire le nostre lezioni, tutte ormai disponibili in streaming live e podcast.

In particolare vogliamo che dell’Edumediateca possano servirsi tutti coloro che si già adoperano - o intendono adoperarsi - per aiutare ragazzi in difficoltà, senza dimenticare il loro bisogno di crescere, ma facendo in modo che la sfortuna di non avere avuto intorno a loro persone che si siano preoccupate della loro educazione non si trasformi per loro in un danno per la vita. Grazie a quegli Educatori per passione, e con il nostro aiuto, anche quei ragazzi potranno godere di questo servizio di introduzione all’arte e alla scienza, proprio nel periodo della vita in cui ciò che si semina potrà dare loro una reale possibilità di non essere esclusi dal mondo dell’arte e della scienza, forse persino di realizzare il sogno di vivere facendo arte con la scienza.

Attraverso l’Edumediateca vogliamo creare una comunità di Educatori che, avvalendosi di questo nuovo servizio, potrà contribuire a sviluppare, testare e distribuire i nostri stessi ausili educativi, dando così un contributo concreto alla crescita di una nuova generazione di «umanisti».

Vi ricordiamo che oltre all’Ambiente di Studio “Edumediateca degli Strumenti e delle Risorse per la Didattica dell’Arte Narrativa” abbiamo previsto, nel nostro nuovo Portale, anche l’Ambiente «Alta Scuola di Perfezionamento in Narrazione Artistica Poliespressiva», che, a differenza dell’Edumediateca, è rivolta ai professionisti della narrazione, a chi ha già compiuto o sta per compiere una scelta professionale di tipo autoriale o didattico che riguardi la narrazione artistica in tutte le sue forme. Gli educatori che vorranno fare un salto di livello nella loro formazione professionale e che siano interessati a collaborare loro stessi allo sviluppo dei nostri Sistemi di Studio Reticolare potranno trovare nella Scuola di Narrazione Poliespressiva uno strumento formativo adatto a soddisfare questa lodevole ambizione.